Quando è nata la mia prima nipote Noemi mi sono chiesta: “Sarò in grado di applicare la CNV- Comunicazione Nonviolenta anche con lei?”
Le azioni dei bambini possono far sorgere in noi alcuni sentimenti ed emozioni che ci fanno reagire con comportamenti automatici, di cui poi spesso ce ne pentiamo.
Per questo, a volte, risulta difficile vedere il “bello” nell’insistenza delle richieste dei figli e dei nipoti, soprattutto dopo una lunga giornata di lavoro.
Empatia con i Bambini
La prima volta che ho utilizzato la CNV con i bambini è stata con mia nipote Noemi. Quel giorno mia sorella mi aveva chiesto di tenere le sue due bimbe, Noemi di due anni e Nicole di uno.
Era la prima volta che uscivo da sola con loro per cui mia sorella mi suggerì:
“Se vedi Nicole agitarsi portarla a casa perché quando piange non si ferma più!”.
Non appena ho visto Nicole agitarsi, temendo di non riuscire a gestire il peggiorare della situazione, automaticamente ho esclamato:
“Noemi è ora di tornare a casa!”
“No, io non vengo!”
“Bene Noemi, quando vuoi torni a casa da sola, io vado” e mi voltai.
Subito sentì l’ansia mordermi la gola. Riaffiorarono in me sentimenti di frustrazione e rabbia per il ricordo delle stesse parole che io all’età di Noemi avevo udito dai miei genitori.
Feci un respiro profondo, mi girai verso Noemi per offrile la mia presenza:
“Noemi, ti posso abbracciare?”
Noemi con tutto il fiato possibile imitò il ruggito del leone in segno di rabbia e mi volse le spalle.
In quel momento applicai la CNV per la prima volta.
Creare un legame empatico con i bambini
“Noemi vedo che sei arrabbiata e che vorresti rimanere ancora fuori. Ti chiedo scusa, ma in questo momento mi sento preoccupata: vedo tua sorella agitarsi e se piangesse temo di non riuscire a rassicurarla. Anche a me piace restare fuori con te e vorrei poterlo fare ancora.”
Lei si voltò con le lacrime agli occhi. Le chiesi:
“Sei arrabbiata?”
“No”.
L’importanza dell’empatia con i bambini
Questa esperienza mi ha fatto capire quanto sia importante intraprendere con i bambini, fino dai loro primi anni, una comunicazione consapevole ed empatica.
Il linguaggio Giraffa – CNV aiuta a dotarci di un vocabolario di sentimenti e bisogni per connetterci con noi stessi e con gli altri al fine di creare una connessione empatica anche in situazioni, per noi, emotivamente forti.
Prima di voltarmi verso Noemi mi chiesi: “Quale relazione desidero avere con Noemi?” Ricordo il desiderio di armonia, creatività, dialogo…Connessione! Occorre solo fermarci ad ascoltare i nostri bisogni:
“Quale è la sensazione che desideri trasmettere ai tuoi figli o ai tuoi nipoti?”
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